L’annuncio che riguarda Valentino Rossi svela dei retroscena da incubo per il pilota e non solo, gli appassionati non possono crederci: ecco cos’è successo
Quella di Valentino Rossi in MotoGP è stata una carriera straordinaria alla guida della Honda prima e della Yamaha poi. C’è stata, però, una parentesi buia durata due anni del Dottore alla guida della Ducati, in un momento storico in cui le case motociclistiche giapponesi volavano. A Borgo Panigale, però, con l’arrivo di Rossi volevano fare la guerra (sportiva, s’intende) alla Honda e alla Yamaha.
Ma è stato un flop clamoroso, sebbene le aspettative erano altissime. In sostanza, con l’arrivo di Rossi in Ducati si pensò di cambiare del tutto la moto e renderla quanto più possibile simile alla ‘sua’ Yamaha. Tuttavia, il Dottore non è mai stato competitivo tant’è vero che in due anni ha conquistato soltanto tre podi.
Lo stress di quegli anni è stato molto alto per tutti. Rossi non è mai riuscito a essere competitivo per i primissimi posti, spesso occupati dai vari Lorenzo, Stoner e Pedrosa. E a parlare di quei momenti concitati è stato Juan Martinez, che ha svelato alcuni retroscena molto interessanti riguardo l’esperienza del Dottore in Ducati.
Juan Martinez, ex capomeccanico della squadra di Nicky Hayden, ha parlato nel corso de ‘La vida en rojo’ su DAZN Spagna: “Preziosi aveva sviluppato una moto che non prevedeva un telaio perimetrale, ma l’arrivo di Rossi cambiò questa filosofia. L’intento era quello di convertire una Ducati in una Yamaha, ma non avvenne”.
Prosegue Martinez: “Questo rendeva la Ducati una moto ampia, con limitazioni per i piloti nel turning e nei cambi di direzione. Sono stati momenti di grande tensione, sono tremate le fondamenta della stessa azienda, anche perché sono state realizzate sette versioni di moto diverse in due anni per vincere qualcosa con Rossi. Ma hanno ottenuto solo due podi”.
Valentino Rossi concluse il primo anno nella classifica finale al settimo posto con 139 punti conquistati. Il secondo anno doveva essere quello della svolta e invece i punti totalizzati furono soltanto 163 e concluse il Mondiale in sesta posizione. Il Dottore è poi tornato ad alti livelli in Yamaha, dove sfiorò anche la vittoria del titolo piloti nel 2015, un anno passato alla storia per l’apice dei litigi con Marc Marquez, ancora oggi in rapporti tesi.
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