Grave errore per chi vede l’utilizzo delle cartelle esattoriali. La notizia penalizza e non poco gli utenti che ora sono piuttosto costretti.
Ogni anno milioni di italiani devono fare i conti con il pagamento delle tasse, a volta arrivati mediante l’utilizzo di cartelle esattoriali. Parliamo di uno strumento che permette all’Agenzia delle Entrate di poter riscuotere – in qualsiasi modo – un debito tenuto dagli italiani. Talvolta si può incappare però in clamorosi errori.
Non molti conoscono però il funzionamento delle cartelle esattoriali e anzi talvolta si può incappare in grosse difficoltà; solitamente se non paghi le cartelle rischi di dover fare i conti con pignoramenti, ipoteche e fermi amministrativi, naturalmente dopo il mancato pagamento della cartella esattoriale. Alcuni non sanno che si possono trovare anche soluzioni alternative.
Anche le cartelle esattoriali possono andare in prescrizione e in tale occasione non è obbligatorio pagare il debito con l’Agenzia delle Entrate. Nessuno lo sa ma ci sono occasioni favorevoli per annullare la propria cartella ed è il contribuente con il debito a trasformare la sua cartella in esigibile. Una situazione al limite del grottesco che sicuramente non vi farà felici.
Cartella esattoriale non pagata, grave errore degli utenti
Una cartella esattoriale ha una data di prescrizione, ovvero la data nel quale chi deve riscuoterla non può più incassare, c’è una vera scadenza. Quello che molti non sanno è che deve essere il contribuente a chiedere la cancellazione e senza questa si rischia di dover continuare a fare i conti, ovviamente chi deve riscuotere ha tutti i diritti per continuare a chiedere la quota ricevuta.
Il contribuente deve essere lui a interessarsi per presentare l’istanza di annullamento per sopraggiunto termine di prescrizione e senza questa richiesta la cancellazione del debito non avviene. Per diventare effettiva la cancellazione deve essere riconosciuta e a farlo deve essere il Tribunale.
I termini di prescrizione – a prescindere che siano di 3,5 o 10 anni, decorrono dai 60 giorni dopo la notifica dell’atto. In questi 60 giorni il debitore ha la possibilità di pagare direttamente il debito. Quelli che alcuni non sanno è che con una richiesta di rateizzazione del debito il contribuente ferma di fatto la prescrizione che si interrompe e che riparte daccapo. Una vera beffa, soprattutto quando arriva a pochi passi dall’interruzione ufficiale.
Quando vi arrivano le cartelle esattoriali a casa leggetele bene e valutate che seguano tutte le normative, in caso contrario possono essere annullabili. Importante controllare le date che permettono eventualmente in futuro di chiedere la cancellazione per prescrizione. E’ una situazione sempre molto complicata ma è molto importante da osservare.