Separazione definitiva con Michael Schumacher, è arrivata la decisione un po’ a sorpresa che sconvolge gli appassionati di Formula 1: ecco cosa succederà
Quella di Michael Schumacher è stata una carriera straordinaria, dove ha costruito una miriade di successi storici prima con la Benetton e poi con la Ferrari. Per un totale di 7 Mondiali vinti, 91 vittorie nei Gran Premi, 155 podi, 1566 punti ottenuti, 68 pole position e 77 giri veloci.
Una quantità assurda di polemiche, perché quello di Schumi dentro e fuori la pista non era un carattere facile. Ma era un vincente e quindi certe cose le sue Scuderie se le faceva andare bene. Nel 2002 addirittura si è laureato campione del mondo con 6 GP di anticipo stabilendo un record assoluto. Ma da quando nel 2013 è rimasto ferito in un incidente sugli sci a Meribel, sulle alpi francesi, non è stato più lo stesso.
In sostanza, non si conoscono le reali condizioni di Schumacher, perché la famiglia si è chiusa nella propria residenza e fa il tutto con massima riservatezza per non far sapere nulla al mondo esterno. Non si sa quindi in che stato si trovi a undici anni dall’incidente, quel che è certo è che la famiglia sta facendo di tutto per tenerlo in vita grazie ai migliori specialisti.
Ecclestone vende la sua collezione e si separa anche dall’auto di Schumacher
Nelle ultime ore è venuta fuori una notizia che ha fatto sobbalzare dalla sedia i collezionisti di motorsport di tutto il mondo: Bernie Ecclestone ha deciso di vendere la sua collezione privata di Formula 1, che comprende ben 69 esemplari. Tutte le auto sono state messe all’asta dalla casa specializzata Tom Hartley Jr, sono presenti anche le Ferrari di Niki Lauda e Michael Schumacher quando hanno vinto i loro Mondiali.
C’è quella di Alberto Ascari che vinse il GP d’Italia, la 375 F1, ma anche la Brabham BT46B progettata da Gordon Murray con la sua maxi ventola che costò la squalifica al GP di Svezia del ’78, vinto con un distacco di 30” dagli avversari. Senza dimenticare la Vanwall VW10, con la quale Stirling Moss vinse il primo GP per i colori britannici.
Sono arrivate anche le parole di Ecclestone: “Sono più di 50 anni che colleziono queste auto, ho sempre acquistato il meglio di ogni esemplare. Le amo, ma è arrivato il momento per me di iniziare a pensare cosa ne sarà di loro quando non sarò più qui. Ho deciso di venderle e non lasciarle a mia moglie”.