Sono in arrivo novità importanti che potranno interessare gli utenti che fanno acquisti online, la situazione è destinata a cambiare definitivamente.
Lo scetticismo che c’era fino a qualche anno fa per gli acquisti online sembra essere ormai un ricordo, tanti hanno capito quanto questa modalità possa essere vantaggiosa. Spesso, infatti, è possibile comprare lo stesso prodotto che si trova in un negozio “fisico” a un prezzo più basso, grazie agli sconti previsti in fase di registrazione al sito o ad altre promozioni.
Situazioni come queste rendono davvero difficile resistere alla tentazione, magari perché attirati dalle esperienze positive vissute anche da altri utenti. La tutela è ormai diventata massima, non solo perchè risulta possibile pagare alla consegna così da sentirsi più sicuri, ma anche perchè le altre modalità che vengono garantite sono diventate sempre più sicure. Le novità non sono però finite qui, sta per accadere qualcosa che è bene che tutti conoscano.
Sentirsi tutelati quando si decide di fare acquisti online è determinante per spingere gli utenti a sfruttare ancora questa modalità. Fare in modo che possano esserci delle verifiche dall’alto risulta essere fondamentale ed è proprio in questa ottica che si sta arrivando a una svolta inaspettata.
Tutto nasce da un intervento del Consumer Financial Protection Bureau (Cfpb) degli Usa, che ha deciso di ritoccare regolamento grazie a cui sarà possibile controllare in modo più rigido Apple Pay e PayPal, strumenti utilizzati da diverse persone quando effettuano acquisti sulle varie piattaforme disponibili online. Sulla base delle prime verifiche effettuate, sono diverse le conseguenze negative che possono essere verificarsi.
In seguito a questa decisione ApplePay e Paypal saranno chiamate ad agire in maniera quasi del tutto simile alle banche. A beneficiarne saranno i cittadini, ch potranno sentirsi più tranquilli Tanti, come è stato evidenziato, si ritrovano a tenere aperti conti su queste app, senza rendersi conto di poter andare incontro a gravi pericoli. Nel momento in cui si accede a un sito è possibile togliere l’autorizzazione all’utilizzo dei dati personali, cosa che non sempre però avviene con chi sfrutta questo genere di servizi. Le banche, inoltre, permettono ai clienti di segnalare frodi e bloccare eventuali transazioni ritenute poco “pulite” per ottenere un rimborso. Secondo l’organismo non sarebbe esercitato lo stesso diritto con le app. Non si deve inoltre sottovalutare nemmeno il de-banking, ovvero l’impossibilità di accedere al conto. Chi utilizza questo sistema per fare acquisti online può però scoprire di essere impossibilitato a farlo.
Alcuni dubbi sono sorti anche in Europa, a causa di una pratica diffusa, ritenuta vantaggiosa ma che può avere ripercussioni negative. Si tratta del pagamento a rate, messo a disposizione da tanti siti, ma che può spesso portare diversi utenti a indebitarsi quasi senza accorgersene. In questo caso è stata la Banca d’Italia a intervenire, preoccupata di quanto emerso, l’appello sarà ascoltato? Una presa di posizione del legislatore sarebbe davvero necessaria.
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