Gratta e Vinci, pochi sanno che in realtà è inutile andare in queste tabaccherie: il biglietto vincente non c’è mai. Ecco perché e cosa sapere
Chi non conosce i famosi Gratta e Vinci? E diciamoci la verità: chi non ha mai provato la sorte almeno una volta nella propria vita? Magari anche solo con 1 euro o poco più, ma il tentativo per provare a piazzare una vincita c’è stata da parte più o meno di tutti coloro che quanto meno frequentano tabaccherie o bar. E non c’è nemmeno la presunzione di una vincita milionaria: basterebbero poche centinaia o miglia di euro. Giusto la somma per poter tirare un po’ i remi in barca e poter smaltire più serenamente le spese quotidiane tra bollette, mutuo e quant’altro.
Ma come sono nati i Gratta e Vinci? La storia inizia negli Stati Uniti negli anni ’70. Fu un matematico, John Koza, in collaborazione con l’imprenditore Daniel Bower, a creare il primo biglietto gratta e vinci per la Massachusetts State Lottery. L’idea era tanto semplice quanto geniale: offrire un’esperienza di gioco istantanea, in cui il giocatore potesse scoprire immediatamente se aveva vinto.
In Italia, i Gratta e Vinci sono arrivati più tardi, nel 1994, e sono stati accolti con entusiasmo. Il primo biglietto si chiamava “La Fortuna Sotto Casa” e, in pochissimo tempo, il formato è diventato un successo clamoroso. Il motivo? Non c’era più bisogno di aspettare l’estrazione del lotto o di verificare i numeri della schedina: tutto si risolveva in pochi secondi.
A livello tecnico, i biglietti Gratta e Vinci sono progettati per essere facili da usare e al contempo sicuri contro le frodi. Ogni biglietto ha una combinazione unica di simboli o numeri nascosti sotto una patina di materiale argentato, che può essere grattata via. La probabilità di vincita è predefinita e controllata: in altre parole, non tutti i biglietti sono vincenti, ma il numero di premi è stabilito in base alle regole della lotteria. Ogni gioco ha le sue istruzioni: alcuni richiedono di trovare simboli identici, altri numeri che coincidano con una “tabella premi” o addirittura percorsi più complessi.
I Gratta e Vinci sono disponibili in diverse fasce di prezzo, ognuna con un premio massimo specifico. Ecco un elenco aggiornato delle possibili vincite:
Tuttavia dal 1° marzo 2020, una trattenuta del 20% si applica alla parte eccedente i 500 € per tutte le vincite delle lotterie nazionali a estrazione istantanea. Ad esempio, se vinci 1.000 €, la tassa si calcola su 500 € (1.000 € – 500 €), con una detrazione finale di 100 €. Questo porta il premio netto a 900 €.
La modalità di riscossione dei premi Gratta e Vinci varia in base all’importo vinto. È importante seguire le procedure corrette per evitare inconvenienti. Vediamo nel dettaglio come fare.
Se si vince 500 € o meno, puoi riscuotere il premio direttamente presso qualsiasi punto vendita autorizzato. È sufficiente presentare il biglietto vincente, e il rivenditore ti pagherà immediatamente in contanti (se disponibili) o con altre modalità concordate.
Per premi compresi tra 501 € e 10.000 €, la procedura è leggermente diversa:
Le modalità di pagamento disponibili sono:
Riceverai uno scontrino di prenotazione come prova, mentre il biglietto resterà al rivenditore.
Se hai vinto più di 10.000 €, il processo richiede maggiori attenzioni. Ecco cosa fare:
L’ente emittente del biglietto rilascerà una ricevuta come conferma della procedura avviata.
Ma dove sono i biglietti vincenti? Un’antica leggenda dice che soprattutto negli autogrill verrebbero piazzati, tuttavia non vi è mai stato un riscontro ufficiale o appurato. Tuttavia di sicuro il biglietto vincente, quello voluminoso, non c’è lì dove c’è stata una vincita massiccia.
E’ abitudine comune correre presso le tabacche dove è stata annunciata una grande vincita al Gratta e Vinci per provare a ripetere il colpaccio in quanto “quella tabaccheria è fortuna”. Ma in verità è un errore: per un mero discorso statistico, è praticamente impossibile o quasi che presso lo stesso posto vi sia un altro biglietto milionario o ultravincente. Evitate quindi le tabaccherie dove è stata già annunciata una vincita record: la fortuna è passata di lì ma ormai è tardi.
Se proprio volete tentare la sorte, meglio giocare altrove. Invece l’errore comune è proprio questo: tutti vanno nella tabaccheria su un biglietto vincente dove giorni prima c’è stata una vincita, per esempio, da 200.000 euro. Ma la fortuna non si fa mai trovare due volte nella stessa parte. Non in tempi così ravvicinati.
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