Arriva una vera e propria rivoluzione statale con il rinnovo dei contratti, arriverà la settimana corta con aumenti e anche più giornate in smart working.
Si va verso un cambiamento che non tutti si aspettavano e intanto è stata firmata l’ipotesi di accordo per il rinnovo dei contratti senza Cgil e Uil.
Il contratto di fatto presenta più novità di quanto ci si potesse aspettare. Ci saranno delle innovazioni per circa 195mila dipendenti di ministeri, enti pubblici economici e anche agenzie fiscali. L’incremento della mensilità si aggirerà attorno ai 165 euro per tredici mensilità. Si tratta, di fatto, di un aumento attorno al 6%. Inoltre si aggiungono a questi soldi anche circa mille euro che sono stati calcolati nel mese di dicembre del 2024.
A spiegare la novità ci ha pensato Antonio Naddeo, il presidente dell’Aran, come riportato da AdnKronos. Il tutto è stato specificato alla fine di quello che è stato l’incontro con i sindacati che ha portato alla sottoscrizione di quello che è un nuovo contratto nel campo del pubblico impiego. Una novità che cambia di molto il mondo del lavoro statale e che sembra fare solo da apripista a ulteriori novità che erano nell’aria ormai da molto tempo.
Ma cosa sappiamo di questa rivoluzione statale? Parole importanti le ha ribadite ancora Naddeo che ha specificato: “Tra le novità ci sarà una valorizzazione maggiore del ruolo delle relazioni e della partecipazione sindacale. Inoltre ci sarà l’introduzione di una norma che avvia la sperimentazione di quella che sarà una rimodulazione su quattro giorni invece che su cinque dell’attuale orario di 36 ore settimanali”.
Aggiunge: “Questo comporterà, come è ovvio che sia, una giornata lavorativa più lunga, pari a nove ore più la pausa, oltre a quello che sarà il riposizionamento sia delle ferie che dei permessi giornalieri”. Si parla di una prima fase di sperimentazione questa che andrà avanti poi anche con altri tipi di cambiamento.
Le amministrazioni potranno scegliere di attuare il tutto su una base volontaria e con l’assenso del lavoratore. Inoltre si studia uno smart working più articolato, un modo di lavorare molto vantaggioso che è stato completamente sdoganato dalla pandemia da Coronavirus. Un modo di lavorare che permette anche alle famiglie di stare più tempo in famiglia, evitando percorsi estenuanti per andare e tornare dal posto di lavoro. Una scelta che sembra far felici tutti e che potrebbe essere da esempio anche per il privato.
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